Sandra
Palombo, Tautogrammi d’amore e d’amarore
Pubblicato il nuovo libro in versi dell’autrice elbana
di Roberto Adriani
Tautogramma, ovvero un testo dove le parole che lo
compongono iniziano tutte con la stessa lettera, così da risultare ritmico e
incalzante quasi come una filastrocca. È con questo particolare tipo di
scrittura che si confronta Sandra Palombo nel suo ultimo libro, Tautogrammi
d’amore e d’amarore, edito da Liberodiscrivere.Diciamo subito che l’autrice non
è un’esordiente, ha alle spalle altre pubblicazioni di carattere narrativo e
storico.
Tuttavia questa è la prima volta che ci offre versi in tautogramma, regalandoci un libro frutto di una riflessione matura ma con al tempo stesso il sapore della sfida per un genere letterario arduo e forse anche poco conosciuto.È grazie a questa azzeccata alchimia che l’autrice dimostra come la scrittura sous countrainte non contrasta affatto con il concetto guida di ispirazione e di libertà dell’autrice, la quale non fa assolutamente avvertire nei suoi versi la presenza di una costrizione, bensì una sorta di leit motiv che funge da continuo ispiratore di canto e controcanto, come scrive Raffaele Aragona nella prefazione. Il libro contiene tanti tautogrammi, racconti, quante le lettere dell’alfabeto, ordinati dalla a alla zeta. A dimostrazione di quanto scritto da Aragona nella prefazione, leggendo i versi uno di seguito l’altro pare quasi che l’ordine alfabetico si sia piegato al servizio della creatività dell’autrice e non il contrario.I vari tautogrammi poi rappresentano una fitta galleria di personaggi, luoghi ed eventi, tutti legati da una ricerca introspettiva sempre incentrata sull’autrice, quasi una sorta di tautogrammi autobiografici. Il ritmo incalzante non è proprio solo di questi versi ma di tutto il libro, per questo motivo ve ne consigliamo una lettura ininterrotta, a perdifiato per tutti i quaranta tautogrammi. Se è vero come dice Bruner che ciò che comunica un libro è alla fine il frutto della negoziazione tra testo e lettore, tra testo e contesto, allora in questo caso il libro di Sandra Palombo da il meglio se letto da cima a fondo senza interruzioni, quasi con il senso di quell’urgenza con la quale come scrive l’autrice Uncinerai unione usurata, ucciderai undecennale, uggia, uscirà ulteriore umanesimo.
Tuttavia questa è la prima volta che ci offre versi in tautogramma, regalandoci un libro frutto di una riflessione matura ma con al tempo stesso il sapore della sfida per un genere letterario arduo e forse anche poco conosciuto.È grazie a questa azzeccata alchimia che l’autrice dimostra come la scrittura sous countrainte non contrasta affatto con il concetto guida di ispirazione e di libertà dell’autrice, la quale non fa assolutamente avvertire nei suoi versi la presenza di una costrizione, bensì una sorta di leit motiv che funge da continuo ispiratore di canto e controcanto, come scrive Raffaele Aragona nella prefazione. Il libro contiene tanti tautogrammi, racconti, quante le lettere dell’alfabeto, ordinati dalla a alla zeta. A dimostrazione di quanto scritto da Aragona nella prefazione, leggendo i versi uno di seguito l’altro pare quasi che l’ordine alfabetico si sia piegato al servizio della creatività dell’autrice e non il contrario.I vari tautogrammi poi rappresentano una fitta galleria di personaggi, luoghi ed eventi, tutti legati da una ricerca introspettiva sempre incentrata sull’autrice, quasi una sorta di tautogrammi autobiografici. Il ritmo incalzante non è proprio solo di questi versi ma di tutto il libro, per questo motivo ve ne consigliamo una lettura ininterrotta, a perdifiato per tutti i quaranta tautogrammi. Se è vero come dice Bruner che ciò che comunica un libro è alla fine il frutto della negoziazione tra testo e lettore, tra testo e contesto, allora in questo caso il libro di Sandra Palombo da il meglio se letto da cima a fondo senza interruzioni, quasi con il senso di quell’urgenza con la quale come scrive l’autrice Uncinerai unione usurata, ucciderai undecennale, uggia, uscirà ulteriore umanesimo.
Sandra Palombo
Sandra Palombo abita all’Isola d’Elba, un luogo che
anche molti autori non elbani hanno scelto cercando quell’inverno isolano che
tanto aiuta la loro creatività. Sarà anche per merito di questo inverno, di
certo non un generale ma mite e amico, che la vena narrativa di Sandra Palombo
si dimostra così prolifica, anche se siamo certi che potrebbe scrivere
altrettanto bene in qualsiasi altro luogo.Dopo aver discusso una tesi sulla
libreria di Napoleone all’Elba Sandra Palombo si dedica alla ricerca storica e
pubblica diversi articoli sul tema. Poi nel 2001 l’incontro con la poesia e la
prosa rivelano che la fredda capacità analitica dello storico non è per lei
incompatibile con la narrativa e la poesia. Uno dei primi racconti è selezionato
per la raccolta Racconti 2002 – Raccolta Autori Vari, per il sito
www.liberodiscrivere.it e dal 2002 alcune poesie vengono pubblicate sulla
rivista Poeti & Poesia.Nel 2003 viene premiata al concorso letterario
online della Bompiani Scrivi.com con l’inserimento di un suo racconto
nell’eBook. Nel 2004 pubblica Iomare, primo libro di poesie. Sandra Palombo è
il referente di Mediterranea, circolo virtuale del sito liberodiscrivere.it che
riunisce scrittori che scrivono sulle coste e nelle isole.
Raffaele
AragonaDocente
all’Università di Napoli, pubblicista, scrive di enigmi e ludolinguisica su Il
Mattino. È responsabile del Premio Capri dell’Enigma.
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