venerdì 24 maggio 2013

Verso la fine




2007



Verso la fine

Verso la fine
frantuma fronde e sogni
l’anno che va.



( p.48 )

Da alcuni anni, come è noto, le nuove tecnologie hanno prodotto profonde trasformazioni. Internet, in particolare, ha ampliato enormemente le potenzialità di comunicazione: oggi chiunque, grazie alla "rete", è in grado di entrare in contatto con realtà lontanissime e di scambiare informazioni di ogni tipo. Questa "rivoluzione" ha coinvolto anche la poesia, che è riuscita finalmente a oltrepassare i ristretti confini nei quali era racchiusa e a ritagliare per sé nuovi, e prima impensabili, spazi di diffusione e di conoscenza. Soprattutto, però, si è generato un grande fermento e il web, anche attraverso i siti specializzati e il moltiplicarsi dei "blog", si è trasformato in un vero e proprio laboratorio di creatività che non può essere ignorato, soprattutto da chi, come la casa editrice LietoColle, è alla poesia contemporanea che volge lo sguardo. La scelta di LietoColle di far confluire queste potenzialità creative in un progetto editoriale, riunendole in un'antologia poetica nata e sviluppatasi sul suo sito web, è una conferma dell'attenzione che essa ha per la poesia del proprio tempo e dell'interesse con il quale ne segue ogni aspetto della sua evoluzione. Quale idea di poesia frequentino i partecipanti al concorso on-line Stagioni non è una domanda semplice. E la risposta deve essere efficace, soprattutto per l'elevato numero di testi pervenuti al vaglio della giuria. Pare che solo pochi autori si siano resi davvero conto della complessità di scrivere in versi. Infatti, su oltre mille testi pervenuti, sono soltanto sessanta quelli che figurano in questa antologia. La maggioranza degli altri oscilla tra lo sfogo diaristico e la cronaca quotidiana, magari ricercando, ritagliando e inserendo forzature stilistiche alla ricerca di qualche originalità.
La poesia non è esibizione o spettacolarizzazione. La poesia cerca di dare forma all'ignoto, valendosi delle risorse pressoché infinite della lingua; risponde a un ritmo, a un suono ed esprime la libertà più intensa e precisa del sentire. Questa antologia, cresciuta prima attraverso la partecipazione on-line e poi nel nostro vaglio scrupoloso, non ha ambizioni di descrivere l'universo della poesia corrente, ma certo rappresenta un esercizio notevole di nuovo approccio alla poesia, un panorama significativo che attraverso la rete determina un armonico accordo discromatico e mette insieme più voci, cioè diversità di stili, di sentimenti, di percorsi e snodi che si fondono nell'alto sentire del pathos poetico. Se la poesia è anche e soprattutto esperienza — come accennava Rilke — il nostro intento in questo lavoro è dimostrare come serva negoziare sempre un patto con il linguaggio, per affrancarsi dalla testimonianza autobiografica o dal sentimentalismo. Quello che si è cercato tra i tantissimi testi dei partecipanti a questo concorso è quindi un indizio di poeticità, il segnale per ogni autore scelto, di un percorso nella poesia come uso consapevole della lingua e della tradizione.

I curatori

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